Qui la mia intenzione è quella di introdurre brevemente quegli aspetti della meditazione Sumarah e della filosofia giavanese che si incontrano all'inizio della pratica. Questo articolo è la trascrizione della mia prima presentazione su Sumarah in Italia nel 1995 ( al congresso annuale della Società di Psicosintesi) poi pubblicato col titolo "Sè e Meditazione nella Pratica Sumarah" nella rivista italiana "Quaderni Asiatici" ottobre 1995.
La ragione per cui l’insegnamento Sumarah è estremamente accessibile e per così dire ‘aperto a tutti’ dipende dalla convinzione che la verità possa essere recepita in gradi diversi. I livelli di comprensione sono infatti infiniti e non vi sono segreti per il semplice motivo che ciò che è segreto in un determinato momento o per una certa persona non verrà comunque rivelato o semplicemente non sarà compreso.